E' un senso che l'essere umano in effetti trascura parecchio. E' questa la società della visio, ovvero del guardare (in tutti i sensi).
Ma anche del gusto, del mangiare. E non va neanche tanto male all'ascoltare, basti pensare a che tipo di industria è quella della Musica.
Ma nello sfondo rimane il senso dell'olfatto, così importante per tanti animali tra cui alcuni che conosciamo bene e a cui vogliamo un mondo di bene come il cane.
Negli esseri umani l'olfatto non è così prioritario e sviluppato come altri animali ma in effetti se pensiamo comunque a quanto grande sia il business dei profumi forse un attimo di riflessione dovremmo averla.
E che dire dell'orribile sensazione di quando si sento brutti odori? Che sia un angolo di città maleodorante per un canale, che sia semplicemente l'effluvio di persone che non hanno un buon rapporto con l'acqua della propria doccia, in quei momenti non si sta per niente bene o a proprio agio.
Tutto questo giro di parole per parlare di una caratteristica di questa terra meravigliosa che è la Sardegna. Ovvero il suo odore, i suoi profumi. Caratteristica che molti colgono, soprattutto quando è la prima volta che arrivano in questi paraggi.
Se arrivi in nave, mentre sei sul ponte puoi sentire l'odore dell'acqua salata e quando le coste si avvicinano, d'un colpo, quell'odore caratteristico di mare prende delle sfumature sempre più particolari.
L'aria sembra più aria, più pulita e più densa. Ma allo stesso tempo leggera. E si sentono i profumi di piante aromatiche, elicriso, mirto, cisto e talvolta ginepri, pini o olivi.
E poi il muschio. Il muschio che cresce nelle rocce granitiche o calcaree che si bagna ed invia per l'aere quel senso di campagna.
E poi vai per i boschi, e trovi il lentischio. O se è stagione il profumo dei mille fiori che crescono nell'isola del vento. I cardi, oppure semplicemente le margherite o anche rare forme di orchidea selvaggia che crescono solo in Sardegna.
Il profumo di questa terra, così pulita, così ancora protetta dall'incedere selvaggio di fabbriche e ciminiere o industrie chimiche è unico ed irripetibile. E' vero, ci sono deli angoli dell'isola che purtroppo, per la stupidità e scempiaggine di taluni, sono stati sacrificati in nome del dio "progresso" e della divinità "posto di lavoro". Per poi in realtà non avere neppure quelli.
Ma sogno, come ogni sardo, che anche quegli angoli si possano di nuovo salvare.
Quest'isola è sopravvissuta a cataclismi probabilmente più devastanti ed è ancora qui. A regalare il suo profumo inconfondibile e magico a chiunque ne voglia godere.
Saludos
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