giovedì 21 gennaio 2021

Possibile che solo adesso qualcuno si sia reso conto?

E' innegabile che, attraversando in lungo e in largo la Sardegna, il visitatore sia continuamente assalito dalla presenza (a volte maestosa e a volte più discreta e silenziosa) di questi monumenti costruiti in un lontano passato chiamati Nuraghi.

Il sardo li conosce da così tanto tempo che li tratta come componenti della famiglia. Li conosce e praticamente (sbagliando) li da anche un pò per scontati.

Come avere una moglie bellissima e viverci insieme da così tanto tempo che, ad un certo punto, puoi correre il rischio di darla per scontata.

La cosa che più di ogni altra mi lascia perplesso è la constatazione che questo passato glorioso certifica che solo in pochi altri punti dell'intero pianeta vi è una presenza cosi massiccia, numerosa, incontrovertibile e coordinata del passaggio di una civiltà. 

Non stiamo a fare i precisi ma in altre parti del mondo abbiamo una Mesopotamia, un Egitto e una Grecia. E tralascio per motivi vari la mitica civiltà romana.

Eppure il riscontro nei libri di testo "accademici" di questa civiltà che ha vissuto e operato in Sardegna (chiamatela per ora come vi pare) è flebile e quasi accennata.
Al punto che quando ero bambino e ragazzo e studiavo la storia della mia terra, da nessuna parte (e nessuna non è una esagerazione) si parlava di qualcosa di vagamente simile ad una civiltà sarda.

Si, si parla di questi monumenti caratteristici (caratteristici? sono unici e incredibilmente favolosi) ma niente di più.

Possiamo fare tanti ragionamenti su questa cosa ma la prima è:

Non è incongruente tutto ciò?

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